Mi sono  laureato in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Torino. Non è sicuramente un percorso molto convenzionale per chi ha volontà artistiche, ma devo ringraziare tutto ciò che ha mosso la mia forma mentis verso il modo che ho di visualizzare le forme, i volumi, i colori. Lo studio materico dei medium che utilizzo nasce in modo scientifico ed ingegneristico, la fantasia dei colori ed i loro accostamenti invece sono frutto del mio ottimismo verso la vita.

I graduated in Mechanical Engineering at the Polytechnic of Turin. It is certainly not a very conventional path for those with artistic will, but I have to thank all that has moved my mindset towards the way I have of visualizing shapes, volumes, colors. The material study of the mediums I use was born in a scientific and engineering way, the fantasy of colors and their combinations instead are the result of my optimism towards life.

 

 

                                                     

Commento critico di / Critical comment by Gabriella Mignani

 

Gabriella Mignani è nata a Messina, da padre ligure e da madre calabrese. Laureata in Scienze Politiche, è giornalista, scrittrice, saggista, critico d’arte. Dopo aver vissuto in varie città d’Italia (Reggio Emilia, Palermo, Roma), ha scelto di stabilirsi alla Spezia, dove ha svolto attività di cronista per i quotidiani “La Nazione” e “Il Secolo XIX”, e dove oggi si dedica a un’intensa attività di operatrice culturale. Ha pubblicato il libro di racconti “Effetti indesiderati” (Edizioni Cinque Terre, La Spezia, 2010), il saggio “La Cittadella” (Edizioni Memoranda, Massa, 2013), sulle criticità della famiglia italiana, presente nella biblioteca del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Dublino; alcune monografie di artisti e numerosi saggi su periodici e riviste.
Fra i suoi scritti: “Nelle lettere all’amico Grillo, un Pavese solo ed eroico”, (“Il Giornale”, 27 giugno 2002); “Il nesso che unisce Dante a Mazzini”, (“Il Pensiero mazziniano”, gennaio 2006); “Un po’ di Liguria a Roma: la Confraternita dei genovesi”, (“Lerici In”, marzo-aprile 2017). Ha curato recensioni di libri, presentazioni di autori, mostre d’arte.

 

<< Colori nitidi, decisi, senza esitazione né ripensamenti: le tele di Michele Camusso sono un trionfo di quel “ paesaggismo interiore “, che supera il naif per porsi in una dimensione quasi onirica di decrizione di luoghi, momenti e impressioni.
  Tempi e scorci diversi, dove l' artista si pone in disparte per cogliere appieno la bellezza di certi angoli della “sua” Liguria, colorata nei borghi sul mare, mai plumbea e, comunque sempre “solare”.
Camusso, nella sua vasta produzione, preferisce il paesaggio dove la figura umana è assente, non per trasmettere un messaggio negativo, ma proprio perchè il paesaggio, specie quello marino, basta a sé stesso e l' uomo si ritrae lasciando barche sul litorale o fuochi d' artificio nel cielo.
  Una pittura decisa, ottimista, razionale, ma non priva di sentimento: quel sentimento che solo chi ama veramente la sua terra sa esprimere nella maniera più autentica, lasciando allo spettatore, al fruitore dell' arte, la gioia di immergersi in luoghi e momenti colorati e mai banali.>>

<< Clear, decisive colours, without hesitation or second thoughts: Michele Camusso's canvases are a triumph of that "inner landscape painting", which goes beyond the naïve to place itself in an almost dreamlike dimension of description of places, moments and impressions.
  Different times and views, where the artist stands aside to fully grasp the beauty of certain corners of "his" Liguria, colorful in the seaside villages, never leaden and, in any case, always "sunny".
Camusso, in his vast production, prefers landscapes where the human figure is absent, not to convey a negative message, but precisely because the landscape, especially the marine one, is sufficient in itself and man withdraws, leaving boats on the coast or fires of ' artifice in the sky.
  A decisive, optimistic, rational painting, but not devoid of feeling: that feeling that only those who truly love their land can express in the most authentic way, leaving the spectator, the user of art, with the joy of immersing themselves in colorful places and moments and never banal. >>

 

                                                     

Commento critico di / Critical comment by Plinio Perilli

 

pubblicato su UNIVERSI D'ARTE Numero di Settembre 2017/

published on UNIVERSI D'ARTE September 2017 issue

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<< "Ottimista e complicato", predilige i colori accesi, architettare volumi e spazi (ma anche sregolati "giochi d'incastro"). "Portofino, riflessi" ha qualcosa di orientale, da strano post-modern naif, un Hokusai in "cartoon", raffinato e scherzoso assieme... "Bogliasco, la passeggiata" è iridescente tavolozza in fulgore... Felicissimi "Riomaggiore", rapinoso d'azzurro; e "Camogli, il pescatore di pesci felici", una poesia pennellata, beata di luce. >>

<< "Optimistic and complicated", he prefers bright colors, architecting volumes and spaces (but also unregulated "interlocking games"). "Portofino, reflections" has something oriental, from a strange post-modern naive, a Hokusai in "cartoon", refined and playful at the same time ... "Bogliasco, the walk" is an iridescent palette in brilliance ... Very happy "Riomaggiore", robbery of blue; and "Camogli, the fisher of happy fish", a brushstroke poem, blessed with light. >>

 

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